Antitarlo Saratoga

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antitarlo saratoga

Per chi ha in casa mobili in legno di un certo valore, anche affettivo, i tarli possono trasformarsi in una sorta di incubo. Si tratta infatti di coleotteri che si nutrono di cellulosa, emicellulosa e lignina, ovvero quella è generalmente considerata la polpa del legno. Un compito che avviene solitamente nel silenzio, che è la condizione da loro preferita per esercitare un lavorio che, ove lasciato libero di esplicarsi, porterà infine questi animaletti a scavare vere e proprie gallerie nella struttura del mobile o dell’oggetto attaccato, compromettendone la stabilità. Il rumore, in effetti, può essere il primo antidoto del tutto naturale alla loro presenza, in quanto in presenza di disturbi sonori i tarli tendono ad emigrare in contesti più favorevoli.

Il tarlo, cos’è e perchè diventa importante la sua conoscenza

Quando si parla di tarli, occorre intanto capire di cosa si tratti realmente, per poter infine risolvere il problema. Intanto va specificato che il tarlo non è la tarma, il quale è in effetti un lepidottero che va ad attaccare i tessuti. Un equivoco in cui cadono molti consumatori, andandosi infine a dotare di rimedi che non sono specifici e non possono quindi avere successo. Conoscendo invece alla perfezione i tarli, si può comprendere meglio il modo in cui si vengano a formare e approntare uno schermo protettivo in grado infine di respingerne gli attacchi.
Le cose che vanno sottolineate, sono le seguenti:.

  • Il tarlo può avere un periodo di incubazione take da poter facilmente arrivare anche a 3 o 4 anni
  • Se i fori diventano visibili in superficie vuol dire che il tarlo ha abbandonato il legno dopo aver esaurito il suo compito
  • Al tarlo occorre una temperatura ottimale, stimata almeno a 13 o 14° al fine di svilupparsi e che deve andare ad accoppiarsi a un’umidità relativa che superi il 50% (proprio per questo motivo prediligono gli ambienti domestici)
  • Il legno viene attaccato soltanto dalle larve e non dall’uovo o dal tarlo diventatto adulto

La necessità di un trattamento antitarlo

Il modo migliore di impedire ai tarli di esercitare il loro nefasto lavorio sui mobili o su altri oggetti in legno presenti all’interno dell’abitazione, è quello di utilizzare un buon trattamento antitarlo. In questa categoria, si possono includere tutti i prodotti che non emanano cattivi odori, non sviluppano gas nocivi, non si degradano alla luce, non lasciano il supporto trattato unto, non aggrediscono colori, vernici, metalli, dorature e non macchiano. I prodotti che corrispondono al maggior numero di queste condizioni, sono in effetti i migliori

Antitarlo Saratoga

Tra i prodotti indicati dagli addetti ai lavori, c’è anche l’antitarlo Saratoga, un presidio medico chirurgico che si rivela in grado di rimuovere in maniera definitiva il problema dei tarli che infestano mobili ed oggetti in legno. In particolare, la sua efficacia non si limita al semplice allontanamento dei tarli, che potrebbero dunque tornare, ma alla loro definitiva distruzione, grazie ad una azione che si prolunga nel tempo, una volta che sia stato utilizzato sulla superficie da proteggere.

Le applicazioni di Saratoga

L’antitarlo Saratoga può essere utilizzato su mobili ed oggetti in legno, infissi, travature e pavimentazioni. Proprio la vasta gamma di formati disponibili permette all’utente di scegliere la modalità di applicazione più adatta in una gamma che comprende l’immersione, l’iniezione o l’apposizione con un pennello e spray con cannuccia.

I vantaggi

L’antitarlo Saratoga presenta alcuni vantaggi di non poco conto, partendo dalla sua efficacia che permane nel corso del tempo. Pronto all’uso, è capace di essere efficace in poco tempo non limitandosi ad allontanare i tarli, bensì distruggendoli ed eliminando in tal modo il problema alla radice, Infine è capace di proteggere per lungo tempo il legno.

Potete trovare il prodotto presso il sito web del rivenditore: www.saratoga.it