Aglio come antitarlo: funziona davvero contro i tarli? Guida completa

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Aglio

I tarli rappresentano un grave problema, come ben sa chi ha visto attaccare i mobili o altre strutture in legno presenti all’interno della sua abitazione da questi insetti xilofagi. I tarli, infatti, sono soliti nutrirsi di lignina e cellulosa e quindi trovano all’interno dei manufatti lignei il terreno più adatto per prosperare e dedicarsi al proprio ciclo riproduttivo. Proprio per questo motivo occorre cercare di prevenirne l’arrivo o, una volta che esso sia avvenuto, mettere in campo adeguati trattamenti curativi per le superfici attaccate.

Quali sono i trattamenti in grado di funzionare contro i tarli?

Il problema che si pone davanti a chi debba combattere contro i tarli è quello di scegliere un trattamento che sia effettivamente in grado di contrastarli. La strada praticabile, in questi casi, è rappresentata da rimedi naturali e prodotti industriali.

Entrambe le vie possono comportare vantaggi e svantaggi: i rimedi naturali, infatti, molto spesso hanno una validità soltanto di carattere preventivo, ovvero possono dare risultati solo se applicati prima dell’attacco, mentre a infestazione avvenuta non servono a nulla. I prodotti industriali, per la grande maggioranza, sono invece tossici e possono avere conseguenze di larga portata sulla nostra salute.

Occorre quindi scegliere cercando di valutare al meglio tutti i pro e i contro, magari consultando qualche specialista in grado di diradare ogni dubbio al proposito.

L’aglio come antitarlo

Tra i rimedi naturali che vengono spesso indicati all’interno dei trattamenti antitarlo c’è anche l’aglio, ovvero il bulbo noto anche con il nome scientifico di allium savitum caratterizzato dalla presenza di allicina, un tiosulfonato, derivante dallo zolfo, che si crea soltanto quando l’aglio viene schiacciato e che è determinato dalla reazione chimica tra l’enzima allinasi e il solfuro di allile.
Ottimo vasodilatatore, antoossidante, antispastico e chelante, viene largamente usato in qualità di spezia in cucina, tanto da essere ritenuto responsabile dell’alitosi, che pure potrebbe essere prevenuta togliendo il germoglio verde presente nel bulbo. Inoltre, l’aglio  viene anche sfruttato in qualità di antitarlo. Anche se in questo caso occorre fare alcuni doverosi distinguo, per evitare equivoci.

L’aglio è realmente un antitarlo? I pareri sono discordi

Secondo alcuni esperti in trattamenti del legno, i rimedi naturali non hanno alcun potere in qualità di rimedio contro i tarli, in quanto la loro azione sarebbe troppo debole. O, al massimo, potrebbero averne in funzione preventiva, andando a predisporre un ambiente poco accogliente per animaletti che hanno bisogno di condizioni estremamente favorevoli per dare avvio al proprio ciclo riproduttivo.

Va però sottolineato come nel caso i tarli non si vadano ad annidare all’interno dei mobili o in altre strutture lignee presenti all’interno dell’abitazione, ma negli alberi del proprio frutteto, l’aglio possa in effetti funzionare, in quanto si tratta comunque di un rimedio universale contro i parassiti dell’orto e del giardino.

Nel mondo contadino, proprio al fine di proteggere gli alberi dai tarli, i quali possono infine causarne la morte, si persiste infatti nella pratica di piantare attorno al loro tronco dell’aglio.

L’aglio come antitarlo all’interno della casa

Facendo un rapido giro d’orizzonte sul web, è invece possibile leggere alcuni pareri in base ai quali l’aglio riuscirebbe in effetti a funzionare come rimedio antitarlo. Il procedimento da seguire, in questo caso, prevede di strofinare il mobile con spicchi di aglio, in modo abbastanza energico, per poi chiudere il tutto nel cellophane, o altrimenti avvolgerlo con la carta trasparente in modo da dare vita ad una chiusura ermetica. Dopo aver lasciato il tutto a decantare per diversi giorni, si può riaprirlo e provvedere a lasciarlo all’aria aperta in modo che l’odore intenso di aglio possa gradatamente sfumare. Insiene all’odore, dovrebbero naturalmente essere andati via anche i tarli.

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